Il Mandamento in Politica
di Enzo Pecorelli –
(Tv7 Avellino) – L’agglomerato urbano supera le 25.000 anime. E consta di 6 paesi. Attaccati,indissolubilmente, l’uno all’altro. Il più popoloso è Avella, il più piccolo Quadrelle. Sei centri,sei sindaci,sei politiche locali. Ora, poi, si voterà a Mugnano del Cardinale. A metà maggio. Lotta tosta e dura per entrambi gli schieramenti. Si riproporrà, naturalmente, la lista uscente. Col sindaco Alessandro Napolitano. Si opporrà, evidentemente, la vecchia lista, della scorsa tornata elettorale. Ma con molte novità. Il candidato a sindaco sarà Filomeno Causo. Persero per pochi,pochissimi voti. Ci riproveranno. Ma molto si è modificato. Parè ci sia la latitanza del passato sindaco Nicola Bianco. Ma francamente, ci credono in pochi. Mentre la certezza si palesa con Giovanni Colucci. Ex sindaco, scorso competitor e fondatore naturale di Nuova Alleanza Popolare. Non candidato, ora, ma deus ex machina. Tutti sanno che sarà lotta senza quartiere. Nessuno, però, intuisce con precisione chi la spunterà. La lista Terra Nostra di Napolitano dopo il governo comunale dei 5 anni ha avuto poche doglie, se non nulle, nel ripresentarsi. Di contro, la gestazione della compagine opposta ha accusato alquanto travaglio. Una ricerca , diventata anche affanno, è stata , per larghi tratti, appannaggio, esclusivo, del candidato a sindaco. Molti nomi,fatti e bruciati. Nati e vissuti in una sola notte. Fonte di diatribe, chissà se mai sanate. Nicola Bianco e Giovanni Colucci non hanno trovato la quadra. Raccontano che si sono divisi. Qualcuno dice che Colucci, poi, è andato avanti, da solo. L’impressione è che il connubio, in qualche maniera, resista. Se non altro per la presenza, di taluni candidati, di appartenenza personale. Terra Nostra di Alessandro Napolitano veleggia più assestata, almeno in campagna elettorale. Porta in dote l’amministrazione appena svolta. Sono, talvolta, stati accusati, essendo in giovane età, di eventuale inesperienza. Ma questo era nella e per la passata legislatura. Ora, avendo pagato lo scotto, il rimbrotto non dovrebbe più sussistere. Ed arrivano, di contro all’altra lista siluri e accuse di costituzione lista evanescente e raffazzonata. Le ostilità sono aperte. Speriamo siano politiche e non personali. Di schieramenti opposti e non familiari. Una campagna elettorale serena è, per chi mastica un minimo di politica, preludio di amministrazione buona e giusta. I comizi si alimentino di programmi. Le contumelie sono fuori moda.