L'Opinione

Il vertice della Comunità politica europea – visibilità internazionale senza precedenti per la Repubblica di Moldavia.

di Antoniu Martin – (storico e analista politico rumeno, specializzato nella storia recente e geopolitica) –

(Tv7 Avellino) – Romania, 6 giu. 23 – La seconda edizione del vertice della Comunità politica europea – a cui hanno partecipato 50 paesi dell’U.E. e partner, avende come teme centrali la sicurezza, l’energia e la connettività – tenutasi nella Repubblica di Moldavia il 1° giugno, ha senza dubbio rappresentato una straordinaria opportunità per la promozione internazionale di questo Paese. Come si è detto, durante il vertice, la Repubblica di Moldavia è stata la “capitale d’Europa”, ed alla riunione erano presenti i leader più importanti del continente.

Godendo di grande simpatia a livello europeo, grazie al modo positivo con cui ha gestito la crisi dei rifugiati ucraini, la Repubblica di Moldavia ha ufficialmente espresso l’ambizione di aderire all’Unione Europea entro il 2030. È molto importante che nel settembre 2023 Bruxelles prenda la decisione di avviare i negoziati di adesione con Chisinau. Anche lui presente al vertice, il presidente francese E. Macron si è mostrato ottimista su questo obiettivo desiderato, che considera non solo “realistico, ma anche un fatto che accadrà”, essendo la Francia “l’avvocato” della Repubblica di Moldavia su questa strada.

Il governo di Chisinau ha assunto il fatto che, entro un mese, soddisferà le nove raccomandazioni formulate dalla Commissione europea, condizione sinequanon per l’avvio dei negoziati di adesione. Durante il vertice della Comunita Politica Europea, la presidente della Repubblica di Moldavia, Maia Sandu, ha voluto chiarire alcuni aspetti estremamente delicati nel contesto della guerra in Ucraina: la Repubblica di Moldavia non rinuncia alla Transnistria nel cammino verso l’UE, le autorità moldave lavorando sia per l’auspicata adesione che per la risoluzione del conflitto di Transnistria.

L’avvicinamento all’UE aumenterà il tenore di vita dei cittadini moldavi e, in questo contesto, gli abitanti della parte sinistra del Dniester, della regione separatista, vorranno essere parte integrante della Repubblica di Moldavia. Mai nella sua storia la Repubblica di Moldavia ha conosciuto una tale visibilità esterna, fatto che genererà sicuramente numerose opportunità economiche. I segnali che già arrivano dall’esterno confermano pienamente questo aspetto.