Avellino

Avellino Summer Fest, Esposito (M.I.D.): “ Altro che Avellino capitale dell’inclusione, bensì dell’indifferenza più totale”.

dalla redazione

(Tv7 Avellino) – Ieri sera tra  le varie proposte presentate e contenute nell’ampio cartellone dell’Avellino Summer Fest ad esibirsi a Piazza del Popolo sono stati i ragazzi dell’Associazione di Cultura e Volontariato Enzo Aprea di Atripalda, di cui faccio parte, del gruppo “I Sognatori” accompagnati dalla presidente Renata Romano, dal musicoterapista Carmine Alvino e dal volontario animatore sociale Domenico Renzullo, racconta Giovanni Esposito del M.I.D., con la loro musica hanno fatto e come sempre nei loro tour di tutto per tentare di emozionare il pubblico, ma purtroppo a questo tentativo che si è rilevato invano Avellino si è fatta trovare impreparata vista la scarsa partecipazione di pubblico, ad averne la colpa anche il ritardo da parte dell’organizzazione con il quale è stato annunciato dietro anche mio e nostro sollecito di ieri mattina questo importante appuntamento.

 

A darne il cattivo esempio l’Amministrazione Comunale cittadina che ha fatto registrare la sua totale assenza e indifferenza colpa anche dei tanti altri eventi che si sono svolti e che erano in programma in città ieri sera, nemmeno un saluto e un’accoglienza è stata dedicata di fronte a questo appuntamento così importante, che doveva essere pura testimonianza dell’inclusione sociale e che doveva portare Avellino a poter porre l’accento sul termine inclusione.

Si parla tanto in questa città di voler interagire con i giovani, di volerli educare, di volerli indirizzare verso la cultura e il rispetto dell’inclusione, a darle un buon esempio di tutto ciò è stato un gruppo musicale come questo, il quale ci insegna che quello che non si può volendo si può, partendo da chi combatte ogni giorno per sentirsi normale oltre ogni barriera.

È veramente vergognosa la risposta registrata ieri sera del silenzio e della totale indifferenza delle istituzioni, verso la quale non vi sono né alibi e nè tantomeno giustificazioni che possano reggere.

Ancora una volta dei ragazzi speciali che con la loro musica tentano di superare ogni barriera si sono ritrovati costretti purtroppo a dover fare i conti con le barriere mentali, a cui la società sostituendosi a chi dovrebbe ma non fa deve iniziare dovrebbe necessariamente proporre delle soluzioni, anche il palco allestito per l’occasione non aveva nemmeno un briciolo di sapore di questo Summer Fest o di sensibile accogliernza.