Perché il grasso addominale diventa così ostinato dopo la menopausa
Il passaggio alla menopausa non è mai semplice e, tra tutte le sfide, la difficoltà a perdere il grasso addominale è una delle più frustranti. Chi non ha notato, guardandosi allo specchio, come la pancia si accresca nonostante una dieta apparentemente equilibrata? Il calo degli estrogeni, cardine di questa fase, porta inevitabilmente a un cambiamento nella distribuzione del grasso corporeo: dal classico accumulo su fianchi e cosce si passa a una concentrazione viscerale intorno alla pancia.
- Il metabolismo rallenta, con un dispendio energetico quotidiano più basso.
- La sarcopenia, ossia la perdita di massa muscolare, riduce ulteriormente le calorie bruciate a riposo.
- Lo stress e la conseguente produzione elevata di cortisolo favoriscono l’accumulo di grasso viscerale.
- Spesso il sonno disturbato da vampate e sudorazioni notturne compromette l’equilibrio ormonale.
È un cocktail perfetto che spiega il perché della resistenza del grasso ostinato in menopausa e sottolinea l’importanza di adottare strategie mirate, non solo per l’estetica ma per la salute globale.
Grasso addominale in menopausa: un rischio per la salute oltre che un fastidio estetico
Molte donne pensano che il grasso intorno alla pancia sia solo un problema estetico, ma la realtà è ben più seria. Il grasso viscerale, quello che si accumula attorno agli organi interni, è un importante fattore di rischio per diverse malattie:
- Sindrome metabolica, con ipertensione, glicemia alta e dislipidemia.
- Diabete di tipo 2, favorito dall’insulino-resistenza legata all’accumulo adiposo.
- Malattie cardiovascolari come infarti e ictus.
- Disturbi epatici, quali la steatosi epatica non alcolica.
- Aumento del rischio di tumori ormono-dipendenti, come quelli al seno post-menopausa.
Per questo motivo, ridurre questo grasso non è solo una questione di immagine: è una scelta di benessere e prevenzione, che richiede consapevolezza e soluzioni pratiche.
Strategie alimentari efficaci per combattere il grasso ostinato in menopausa
Quando il metabolismo rallenta, l’attenzione all’alimentazione diventa centrale. Non si tratta di rinunce estreme, ma di scelte intelligenti che favoriscano la stabilità glicemica e riducano l’infiammazione.
- Preferire cibi integrali come pasta, pane e cereali non raffinati per controllare la glicemia.
- Aumentare frutta e verdura, ricche di fibre, vitamine e antiossidanti.
- Consumare proteine magre da pesce, legumi, uova e carni bianche per contrastare la sarcopenia.
- Limitare zuccheri semplici e grassi saturi, presenti in dolci, bevande zuccherate e fritti.
- Inserire grassi buoni come olio extravergine d’oliva, frutta secca e semi oleosi.
- Controllare le porzioni evitando surplus calorici anche con cibi sani.
Un esempio? Una colazione con yogurt greco, frutti di bosco e fiocchi d’avena; un pranzo con insalata, legumi e olio extravergine; cena di pesce al forno con verdure stagionali. Integratori come quelli proposti da Nutriva, Equilibra e Farmavaldera possono sostenere questo percorso.
Cibi da scegliere e quelli da evitare per dire addio al grasso ostinato
- Da privilegiare: pesce azzurro (omega-3), verdure a foglia verde, legumi, frutta secca e semi, tè verde.
- Da limitare: bevande zuccherate, alcolici, dolci industriali, carni rosse e insaccati, cibi fritti e ricchi di grassi trans.
Queste scelte alimentari, abbinate a una routine fitness mirata, sono fondamentali per la gestione del peso in menopausa.
Attività fisica e gestione dello stress: alleati indispensabili per un addome più tonico
Quando il metabolismo rallenta, l’attività fisica diventa il migliore alleato per mantenere attiva la massa muscolare e bruciare il grasso viscerale. La combinazione di esercizi aerobici e di forza è ciò che fa la differenza:
- 150-300 minuti a settimana di attività aerobica moderata (camminata veloce, nuoto, bicicletta).
- Almeno 2 sessioni settimanali di allenamenti di resistenza per contrastare la sarcopenia.
- Esercizi specifici per rinforzare la zona addominale, migliorare la postura e la stabilità.
Lo stress, spesso elevato in menopausa, aggrava la situazione aumentando il cortisolo, responsabile dell’accumulo di grasso viscerale. Tecniche di rilassamento come yoga, meditazione e respirazione profonda sono strumenti preziosi per mantenere l’equilibrio ormonale e psicofisico.
Integratori naturali come quelli di Siluet 360, Lactoflorene e Bionike possono aiutare a sostenere il corpo in questa fase.
Il contributo della terapia ormonale sostitutiva e dell’integrazione mirata
In certi casi, per alleviare i sintomi della menopausa e limitare l’aumento del grasso addominale, la terapia ormonale sostitutiva (TOS) può essere una soluzione. È però fondamentale affidarsi a medici specialisti per una valutazione personalizzata e consapevole dei rischi e benefici.
Parallelamente, l’uso di integratori come quelli di Shedir Pharma, Named, Arkopharma Italia ed Erba Vita, ricchi di nutrienti specifici, possono affiancare la dieta e lo stile di vita, supportando metabolismo e benessere generale.
Una strategia completa e personalizzata rappresenta la chiave per trasformare la sfida del grasso addominale in menopausa in un’occasione di rinascita e vitalità.
Giulia Moretti è una personal trainer certificata esperta in allenamenti funzionali e pilates.
Aiuta le donne a ritrovare forma ed energia con programmi brevi e sostenibili da fare ovunque.
Condivide consigli pratici e motivazione quotidiana per uno stile di vita sano e realistico.